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sabato 19 gennaio 2013

Modello & Creo . . . L'Argilla

Oggi parlo dell’argilla, un materiale a me non sconosciuto perché a scuola tra foggiatura e plastica erano le materie in cui si lavorava proprio con questo materiale, di cui oggi parlerò, e che poi veniva seguito fino alla decorazione.
Non andrò molto nel dettaglio, mi limiterò a parlare comunque di significanti passaggi per l’argilla che andrà nel processo di cottura e per quella che potremmo usare senza cottura. 


 A r g i l l a 

Possiamo dire con certezza che uno dei vantaggi dell’argilla o creta è il fatto che costa poco, ce ne sono di diversi colori, che vanno dall’ocra al grigio verde , la più comune è quest’ultima, che quando asciuga diventa quasi bianca e nella fase di cottura rossa. 

Consistenza
Il composto plasmabile è molto piacevole al tatto, è umida e morbida e non è appiccicosa, l’unico fastidio lo può dare quando l’argilla sulle mani asciugandosi provoca fastidio, perché si sentono tutte le mani ruvide da questo strato sottilissimo e polveroso di argilla che è diventato bianco e secco sulle nostre dita. 

Primi passi per modellarla

È importante avere un piano di lavoro piatto e rigido, una tavoletta di legno col piano in formica è l’ideale.
Per permettere a ogni lavoro che noi eseguiremo di poterlo spostare, ancora nella fase di modellaggio “a Fresco” , di coprirlo e tenerlo umido in modo che non secchi per riprenderlo successivamente.
A questo punto, parlando del blocco di argilla che si usa nei laboratori, quello da 25 kg , per tagliare il pezzo è necessario un filo d’acciaio sottile tipo quello da pesca  a cui all’estremità ci sono legati 2 pioli di legno, che faranno da manici quando si tireranno le lastre facendo scorrere il filo all’interno del pezzo.
Una volta preso il pezzo che ci interessa, il blocco restante deve essere ricoperto per, ovviamente, non farlo seccare. Va conservata in un sacchetto di plastica ben chiuso, e si mantiene alla giusta morbidezza per mesi.

Con il panetto sul piano di lavoro, si procede a impastare il pezzo, schiacciandolo bene e ripiegandolo, per un po’ di tempo, questo è importante soprattutto se il pezzo andrà cotto, perché è necessario eliminare eventuali bolle d’aria che in cottura farebbero rompere l’oggetto creato.
Infatti a me è capitato… dopo aver fatto un bellissimo basso rilievo, con tanta pazienza, minuzioso e dettagliato in cottura si e spaccato aah! 

Dopo questo passaggio si può iniziare a modellare ciò abbiamo in mente.
Usando tutti gli strumenti a nostra disposizione e avendo soprattutto “le chiavi” che servono per scavare e modellare, cioè le spatole.
Spatola per scavare
Spatola per modellare

Alcuni accorgimenti per evitare la rottura del pezzo sia in fase di essicazione che di cottura:
Mai attaccare i pezzi del oggetto stiamo eseguendo con colla vinilica o acqua oppure plasmando le giunture, comprendo l'unione dei pezzi, si utilizza unicamente la barbottina.

Cos'è la barbottina? 
E' l'argilla ridotta a crema con l'aiuto dell'acqua. In pratica è il recupero dei pezzi divenuti secchi che vengono ammorbiditi con l'aggiunta dell'acqua fino a che non diventi questa crema che fa da collante.ma se non ci sono i pezzi secchi da recuperare si può usare l'argilla fresca facendo lo stesso processo, servirà di sicuro meno acqua e meno tempo. 

Essicazione 
I pezzi saranno asciutti quando si presenteranno grigio-chiaro in modo uniforme. Quando il pezzo è asciutto si controlla che lo sia anche la base, poggiata al piano, se non lo è si posiziona il pezzo in modo che la base non tocchi più il piano e può asciugarsi del tutto.
L'asciugatura si effettua sempre a temperatura ambiente, senza utilizzare metodi che possono accelerare i tempi (es:forno

Cottura e decorazione
Una volta cotto, il pezzo si presenta di colore rossiccio, successivamente viene smaltato versando sopra un liquido che a contatto con il manufatto diventa come polvere compatta, viene rifinito, soprattutto alla base se c'è residuo di questo prodotto, e poi decorato con i colori speciali per ceramica, sono polveri diluite in acqua.Poi il pezzo può essere anche lucidato con il koppale.
Il pezzo va poi cotto nuovamente. 

Lavorazioni
lavorazioni interessanti sono: 

  • A colombino, dove si formano dei cordoncini di uguale diametro con una speciale macchina tipo schiaccia patate, che fa uscire uno o 3 cordoni lunghi asseconda di quanta argilla abbiamo messo. 
Poi intorno alla base si va ad applicare intorno questo cordoncino schiacciandolo alla base man mano con i popastrelli, nell'interno.
A lavoro finito avrete un pezzo con tutti cordoncini l'uno sull'altro che potranno essere lisciati anche all'esterno per avere un manufatto come quello si presta al tornio. Completamente liscio. 


  • Tornio, è bellissimo, sembra facile ma ha bisogno di molta pratica per far si che il controllo del pezzo ce l'ha chi modella. Il pezzo di argilla viene messo su un disco girevole, e poi con le mani lo si plasma sempre in movimento, utilizzando anche una bacinella d'acqua dove bagnarci le mani e far scorrere l'acqua sull'oggetto favorendo la modellazione.
C'è una tecnica particolare del uso delle mani per far salire l'oggetto in altezza, e dargli poi la forma voluta, tipo se vogliamo il vaso più a palla in basso e col collo stretto sopra, che è complicata da spiegare, ma è affascinante da guardare ed è molto bella da provare. 


Utilizzare l'argilla senza fase di cottura
Questo è in linea generale il mondo dell'argilla professionale e della ceramica.
Ma tutto ciò detto, nella parte della modellazione e dell'asciugatura va messo in pratica anche se il prodotto finito non va cotto.  
Anche l'argilla può essere usata per scopi creativi! pur senza cuocerla. 
Viene venduta in panetti più piccoli, da 1kg. 
Può essere utilizzata per piccoli manufatti da arricchire con altre tecniche, per modellare oggetti, compatti, quindi non sottili che rischierebbero di rompersi subito o troppo minuziosi, perché non avrebbero un effetto gradevole, piccole o medie sculture, ciondoli dalle forme geomentriche semplici, che possono essere utilizzati nella realizzazione di bomboniere, oggetti decorativi.(come portachiavi saranno più fragili e per questo le forme dovranno essere semplificate e senza spigoli o rilievi importanti)


Folletto modellato in argilla
Folletto modellato in argilla, e dopo l'asciugatura levigato con della carta vetrata fine.  

Per proteggere i manufatti in argilla senza cottura, è bene usare uno spray bianco acrilico o smalto acrilico opaco, per la colorazione totale che farà da base ai successivi colori che potranno essere acrilici a pennello. Dare un fondo bianco è importante per fare in modo che i colori successivi dati non interferiscono nella resa con la base grigiaverdognola dell'argilla.

Folletto in argilla decorato
Poi per protezione il flatting cristallizzante, o spary acrilico trasparente opaco o lucido. 

Non vi resta che modellare l'argilla ora! E provare a realizzare qualcosa di carino! anche senza doverla cuocere.


A domani ... con un post di San Valentino, utilizzando l'argilla...

15 commenti:

  1. vorrei sapere se è necessario e quando è necessario utilizzare un supporto metallico interno all'oggetto da creare ? (tipo filo di ferro o ferri da calza)

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    1. è necessario quando bisogna ricreare una scultura di grandi dimensioni, o molto articolata. Per le sculture grandi, si crea uno scheletro metallico che riproduce l'oggetto, dopo questa fase si ricopre di argilla - l'argilla viene modellata su l'intero supporto -. in caso di creazioni medie o piccole ma articolate in certi punti si può inserire un filo sottile d'acciaio o stecchini di legno che fanno da ancoraggio,in questo modo non rischia di cedere nell'asciugatura

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    2. infine posso dirti che quando si utilizza l'argilla in base a cosa si vuole riprodurre è opportuno valutare se ci sia bisogno di inserire dei supporti, se c’è da mantenere perché il pezzo da solo non è in grado di reggere la lavorazione, la forma…, allora bisogna inserire un sostegno, dei ferri, e se questa scultura poi deve andare cotta, questi supporti devono essere tolti una volta che la creazione è in grado di reggersi da sola quando è quasi asciutta. Se non la cuoci, puoi anche mantenerli, se devi cuocerla i sostegni vanno tolti e la scultura va svuotata, altrimenti la creazione in cottura scoppierà. Ciao, a presto!

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  2. ciao, vorrei realizzare dei portachiavi col solo viso tipo della follettina che hai postato qui sopra, volevo sapere se l'argilla una volta asciutta è fragile. E' il caso di farne un prtachiavi o potrebbe rompersi facilmente e staccarsi anche il gancetto magari ? ci sarebbero materiali più adatti che non siano in fimo o similari ? grazi

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  3. con l'argilla non è conveniente fare un portachiavi, il fimo o la porcellana fredda più pratica perche asciuga all'aria hanno resistenza maggiore per la realizzazione,altri materiali non paste modellabili come la gomma crepla e il feltro

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  4. Ciao, avendo comprato l'argilla autoindurente per oggetti piccoli e grandi volevo sapere cosa usare per renderla semplicemente più resistente.
    Ho lavorato per anni fimo, porcellana fredda, DAS ecc percui volevo provare a creare qualcosa con l'argilla ma non avendo modo di cuocerla mi ha incuriosito questo tipo di argilla.
    Ho fatto diversi ciondoli geometrici ma dopo averli colorati, appena provo a riaprire il buco per mettere il gancio si rompe tutto. Ne ho rotti diversi e non so cosa adoperare per poter ovviare sto problema.
    Mi sapresti consigliare qualcosa?
    Ad esempio il flatting subito dopo aver colorato con gli acrilici?
    Ti ringrazio ❤️

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  5. Ciao, ci sono diversi tipi di argille a cui la cottura non serve, naturali o artificiali o a doppio uso quindi anche cotta e non solo asciugatura all’aria, molto dipende dal tipo e dalle marche che creano prodotti basici fino a quelle professionali. Se l’argilla è davvero argilla e non argilla polimerica rimarrà sempre un prodotto fragile inoltre per creare ciondoli i fori vanno fatti prima e più grandi (in quanto l’argilla restringe) magari ripassando il foro nella pre asciugatura per controllare le dimensioni. non è pensabile poter allargare un foro o forare addirittura il manufatto dopo a essicazione avvenuta. Il prodotto dopo l’asciugatura può essere limato, riparato o ricostruito da piccole crepe, levigato per rendere tutto più pulito ma non può essere sovradimensionato il foro. Nella creazione di ciondoli i migliori materiali sono sicuramente quelli che già hai adoperato fimo e porcellana fredda, per le argille le migliori sono le professionali sintetiche altamente plastiche che asciugano all’aria. Comunque per la comune argilla o non, da modellare e con asciugatura all’aria, è possibile usare la vernice cristallizzante per protezione e lucidatura, oppure dargli una mano di resina per resistenza e lucidatura.

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  6. Vorrei sapere gentilmente un parere sull 'argilla cruda naturale, se conviene usare acrilici o oli. Mi hanno dato una scultura in argilla cotta pochissimo, ovvero era friabile e grigia. La superficie dipinta era sgretolata e secca. Era un olio quasi completamente decoeso. Si manteneva solo sulla parte un po cotta. Ho rimosdo la vernice sgretolata, ho levigato e passato un fondo di gesso e polimero acrilico, levigato e dipinto ad acrilico. Infine ho passato una vernice cristallina. Mi hanno contestato il lavoro, dicendo che ci voleva la pittura ad olio. Ho dissentito poiché ritengo che si sarebbe spaccata. Che ne pensi tu, per favore mi dai un tuo parere? Grazie infinite

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  7. ciao Celeste data la partenza dell'oggetto disastroso hai recuperato bene i problemi che hai riscontrato, la pittura ad olio non va assolutamente usata sull'argilla nè cotta nè cruda. La pittura ad olio è ricca di pigmento e si chiama ad olio proprio perchè e quest'ultimo che lo rende pittabile, ma con il tempo secca e sull'argilla essendo anche altamente porosa l'olio va da sè che viene assorbito da questo materiale rendendo poi il tutto nel breve tempo scrostato, fragile, la pittura ad olio non è adatta e non attacca all'argilla, solo colori acrilici di qualità sono adatti a una colorazione a crudo.

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  8. Ciao e grazie per il gentile supporto. Vorrei sapere con cosa consigli di colorare una scultura in argilla che non voglio far cuocere perché temo si rompa. E se devo prettattarla con smalti. Grazie!!

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    1. come indico nel post, gli oggetti in argilla senza cottura possono essere colorati con gli acrilici direttamente o per avere una base uniforme nella resa del colore successivo, dare un fondo con spray acrilico bianco, poi se si vuole ulteriormente proteggere il tutto usare uno smalto acrilico spray trasparente protettivo. Fai sempre delle prove colore su un pezzo di argilla asciutto prima di procedere sul manufatto originale. Ciao a presto!

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  9. Buongiorno, avrei bisogno di un consiglio. Vorrei realizzare dei piccoli oggetti con l'argilla bianca ma non so come dipingerla...conviene prima o dopo la cottura e che tipo di colori usare? Grazie mille per l'aiuto!

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  10. Ciao Annalisa, se parli della vera argilla bianca che per la cottura ha bisogno di forni specifici, per dipingerla hai bisogno sempre di colori per ceramica adatti, seguendo tutto il processo ceramico, ci sono sia tecniche di pittura a crudo dell’oggetto come l’ingobbio sia il classico dopo cottura, che andrà poi nuovamente cotto. In questo post mi soffermo sull’uso dell’argilla senza cottura, che si ferma all’asciugatura, per avere un uso alternativo e creativo, e per questo vengono sempre usati gli acrilici e gli smalti acrilici. Per tutto il vero processo ceramico bisogna sempre seguire l’iter professionale che non posso spiegarti a parole in un commento, occorre che studi bene il materiale, le tecniche, gli strumenti, i processi di asciugatura e cottura.
    Se invece intendi l’argilla polimerica che può essere cotta nel forno di casa, ci sono colori che possono essere usati anche prima della cottura, come i gessi e gli acrilici e anche qui c’è un mondo di tecniche pittoriche dove il dipingere prima non esclude il dopo

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  11. Volevo sapere che temperatura e tempi(spezzate) usare in un forno elettrico per far asciugare più velocemente delle sculture o dei grandi vasi. Vi ringrazio per una risposta

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  12. le realizzazioni in argilla che andranno poi cotti come da procedura ceramica non vanno mai fatti asciugare velocemente mettendoli in forno, devono asciugare in modo sempre naturale e graduale, potrai saperne di più da chi lavora questo materiale, il post non si dedica alle fasi ceramiche, ma ad uso senza cottura.

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